Ristorante Domu Incantada Muravera Sardegna
Il nostro ristorante propone piatti di carne e di pesce semplici e genuini, ispirandosi all’antica tradizione locale, come i tipici ravioli Sarrabesi fatti a mano. Altre specialità vi aspettano bagnate dai vini prodotti dalle migliori cantine della Sardegna. Un ampio patio esterno affacciato sul verde dell’agrumeto è l’ideale per una tranquilla serata estiva.
APERTO TUTTI I GIORNI PER CENA SU PRENOTAZIONE DALLE 19.30
Menù Tipico di Terra € 42 A Persona bevande escluse
Antipasti Misti di Terra
Ravioli di Patate Domu Incantada (prodotto a mano da Domu Incantada)
Grigliata di Carni Miste
Pinzimonio di verdure fresche o Patate al Rosmarino
Dessert o Frutta Fresca di stagione
Menù Tipico di Mare € 43 A Persona bevande escluse
Tre Antipasti Misti di Mare
Ravioli al sughetto di Vongole - prodotto a mano da Domu Incantada
Grigliata Mista di Pesce
Pinzimonio di verdure fresche o Patate in verde
Dessert o Frutta Fresca di stagione
Menù Mare € 29,50 A Persona bevande escluse
Fregola Sarda Cozze e Vongole
Orata alla Griglia o Fritto Misto Mare
Contorno
Sorbetto o Creme Caramel
Menù Terra € 29,50 A Persona bevande escluse
Malloreddus alla Campidanese
Grigliata di Carni Miste
Contorno
Sorbetto o Creme Caramel
Gastronomia
La gastronomia di Muravera, è particolarmente ricca, citeremo gli alimenti principali :
Primi Piatti
- “Is Culixionis” tipico raviolo di forma quadrata e dai bordi frastagliati, il cui ripieno può essere di patate e cipolle, di formaggio fresco oppure di ricotta e spinaci.
- “Is Malloredus” piccoli gnocchetti che hanno la forma di conchiglie, il cui termine deriva dal latino mallolus che significa gnocco o tochetto di pasta.
- “Sa Fregula” semola lavorata a mano per creare piccole palline; ha una lavorazione molto particolare: si spruzza la semola leggermente di acqua e si gira con le dita in un apposito recipiente. Si può cucinare in brodo , con le anguille di media grandezza o essere servita con salsa di pomodoro e formaggio grattugiato. Nella nostra zona è molto in uso “Sa Fregula cun Cocciula” ossia con le arselle.
- “Is Prazzidas” involucro di pasta ripieno di pomodori o melanzane o entrambi gli ingredienti oppure di patate e salsiccia. Assume la forma di una grossa focaccia schiacciata e la grandezza varia e dipende dalle occasioni in cui viene preparata. Viene cotta al forno ed intrisa d’olio d’oliva durante la cottura affinché diventi croccante.
Il Pesce
Nella nostra zona sono molto rinomati i secondi piatti a base di pesce che viene allevato negli stagni del territorio. Si cucinano le anguille grosse che vengono arrostite con foglie d’alloro e cosparse di sale; la trota arrostita alla graticola e successivamente messa in salamoia; la spigola e l’orata che si presta ad ogni tipo di cottura; e, infine il muggine che viene cucinato soprattutto in estate o in autunno, alla griglia, al forno o in umido. Dalle uova di questo tipo di pesce si produce la Bottarga che presenta un colore che varia dall’oro all’ambrato, ha un sapore salmastro e viene utilizzata sia negli antipasti che nei primi piatti.
La carne
Il sapore della carne degli allevamenti locali viene esaltato negli arrosti, tra cui primeggia la carne di maialetto, di agnello e di pecora. Tra queste quella che viene cucinata in maggior misura è “Su Porceddu” cioè il maialetto arrosto, cotto allo spiedo con un attento rituale fatto di tradizioni antiche a partire dalla macellazione della carne fino alla ricerca delle spezie come s’abruschiu (elicriso), specie molto aromatica utilizzata per bruciare le setole dalla pelle dell’animale per ottenere la cotenna e il lardo più gustosi, o come le foglie di mirto che conferiscono alla carne un aroma speciale. Per rendere l’arrosto lucido e sugoso si compie lo stillicidio un rito antico che si pratica infilzando un dado di lardo avvolto in carta, vi si appicca il fuoco e si fa cadere dall’alto, goccia a goccia, sulla carne il grasso fuso che la rende succulenta e appetitosa.
Il pane si cuoce ancora oggi nel forno a legna, la sua lavorazione in passato avveniva una volta alla settimana, il sabato per avere il pane tutta la settimana e il pane molle la domenica considerata giorno di festa. La forma del pane variava a seconda delle famiglie e delle ricorrenze: per le persone comuni le forme erano semplici, mentre per le persone agiate le forme erano più artistiche. I pani tipici sono:
- “Su Xivraxiu”di semola grossa, ha la forma di una focaccia piatta e larga, la crosta croccante e la mollica soffice, il suo peso è spesso di circa 1kg.
- “Su Pistoccu” si ricava da “su xivraxiu”, siccome è molto croccante per essere consumato s’immerge leggermente in acqua.
- “Pane Bianco” o pastadura di farina di grano duro, pane giornaliero che in certe occasioni assume forme e significati particolari: nel periodo di Pasqua viene confezionato a forma rotonda con il buco al centro nel quale viene inserito un uovo, simbolo di fecondità; mentre nel ricordo di un defunto, dopo la messa, ci si reca a casa dei familiari di questo e viene consegnato il pane delle anime (pani de animas).
- “Su Coccoi” di varie forme, viene prodotto con le semole più dure ed è considerato il pane delle festività, anche se oggi è diventato un pane di uso giornaliero. È lavorato da mani abili che ritagliano l’impasto lievitato con le forbici per decorarlo in maniera particolare.